GayExpo 2015

Un osservatorio sull'Expo 2015 e un luogo di proposte mirate al mondo Lgbtq in occasione dell'Expo.

Expo, mancano 2,5 miliardi: dopo Alitalia altra grana per Berlusconi.

Written by Redazione on 21:27

Spunta un buco nella copertura finanziaria di 10 opere su 17. Venerdì il dossier sul tavolo del Presidente del Consiglio.
(Cronaca qui) Un giorno, due ministri e una città. Milano sembra tornata di colpo al centro degli interessi nazionali dopo l’interludio del cambio di governo. Dopo Roberto Maroni per la partita sulla sicurezza, ieri in città sono arrivati contemporaneamente il ministro dei Trasporti Altero Matteoli e quello di Grazia e Giustizia Angelino Alfano. Hanno incontrato le massime istituzioni locali: il sindaco Moratti e i presidenti Formigoni e Penati.
Matteoli a esprimere l’impegno dell’esecutivo sul fronte di Expo 2015 nel campo delle opere, Alfano per imprimere nuova linfa la progetto della Cittadella della Giustizia su cui Milano scommette proprio per l’anno dell’esposizione.

PARTITA DOPPIA
Due partite delicatissime e cruciali per il futuro di Milano che non sono esenti da rischi. Sul fronte delle infrastrutture, ad esempio, si è appreso ieri che l’80% delle opere previste nel dossier presentato al Governo hanno già una copertura finanziaria essendo parte del più ampio dossier-Lombardia da tempo al centro di finanziamenti nazionali. Ma c’è un 20% di opere infrastrutturali connesse che hanno un costo superiore alla stima preliminare. Si tratta di 10 su 17 opere tra viarie, ferroviarie e metropolitane elencate in ordine di priorità e finanziate dalla Legge Obiettivo. Riguardano l'accessibilità diretta al sito dell'Expo dalla città, dalle autostrade e da Malpensa, ma sono anche quelle, come Brebemi, Tem e Pedemontana, che contribuiscono ad alleggerire il traffico d'ingresso in città. Nel dossier si ipotizzava un investimento di 10,100 miliardi di euro. Ne occorrono invece 11,390. Mancano all’appello risorse per 2 miliardi e mezzo. «Venerdì mattina al Cipem il sottosegretario Castelli porterà una informativa per le opere necessarie per Expo. È un passo avanti, si accende il motore e al prossimo giro spero si possa portare un progetto di massima per il finanziamento», ha assicurato il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli.

LE PRIORITA’
Dalla riunione di ieri sono emerse anche le priorità per Milano e per l’Expo. Oltre alle 17 opere elencate, sono state inserite come urgenti tutte quelle che riguardano l'accessibilità diretta al sito dell'Expo dalla città, dalle autostrade e da Malpensa, ma sono anche quelle, come Brebemi, Tem e Pedemontana,

TRASPORTO PUBBLICO
Non marginale anche il tema del pendolarismo lombardo. «Oggi abbiamo segnalato a Matteoli quanto sia in grave sofferenza il trasporto per i pendolari in Lombardia», ha spiegato l'assessore Raffaele Cattaneo. «Le nuove inaugurazioni di questi ultimi giorni come il passante di Rogoredo, ma anche il raddoppio della Carnate-Airuno - sottolinea Cattaneo - consentono il potenziamento del trasporto su ferro, ma hanno bisogno dello scioglimento del nodo delle risorse e delle regole». Anche su questo, ha precisato Formigoni, «il ministro si è impegnato ad aprire un tavolo con le Regioni alla ripresa autunnale dei lavori».

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