GayExpo 2015

Un osservatorio sull'Expo 2015 e un luogo di proposte mirate al mondo Lgbtq in occasione dell'Expo.

Expo a Milano: Max Forte ed ora facciamo sentire la voce dei gay.

Written by Redazione on 13:50

Max Forte, noto cronista milanese ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Non possiamo che essere felici dell'assegnazione da parte del Bie dell'Expo 2015 a Milano, E' il riconoscimento dell'eccellenza italiana, ora non possiamo che sperare che anche la comunità gay milanese e nazionale faccia la sua parte non chiamandosi fuori con scuse speciose ed ideologiche da questo evento. L'Expo porterà a Milano qualche milione di visitatori e tra loro parecchie decine di migliaia saranno gay. Un'occasione assolutamente unica per farci conoscere e per stendere nuove reti di relazioni e solidarietà, non solo tra Lgbtq, a livello internazionale".

Expo, è scontro fra le istituzioni sulla cabina di regia.

Written by Redazione on 13:38

Domenica la Victory Parade. Ma Comune, Provincia e Regione si contendono la partita.

(Cronaca qui) Expo, passata la sbornia per la vittoria emergono i malumori. Oggi il sindaco Moratti ha tagliato corto sulle polemiche per la “Milano che verrà” lanciate da Celentano e rimbalzate perfino sul tavolo di Silvio Berlusconi che si è messo alla testa di quanti vedono negli innovativi progetti del Comune, a partire da City Life, delle violenze architettoniche.

Una polemica nata dopo i giudizi negativi incassati dall’ormai celebre “Torre” che doveva nascere sull’area dell’Expo. Torre che ora potrebbe perfino decadere del tutto dai progetti per il 2015. E che del resto è stata subito depennata dalla lista dei possibili edifici-simbolo dell’evento. La stessa Moratti ha preferito parlare di “simboli immateriali” piuttosto che della torre da 200 metri. L’assessore all’Urbanistica Carlo Maria Masseroli chiarisce: «Il sindaco ha detto una cosa geniale. La torre non sarà l'oggetto di riferimento, il riferimento sarà la rete e la torre dovrà essere funzionale ad essa. Ma quello che avete visto sui giornali è solo una bozza».

Insomma, la torre per ora si fa. Come, si vedrà. Ma queste sono inezie rispetto agli scontri che si stanno consumando sull’Expo nelle sale dei bottoni. Chi deve gestire la partita che vale 10 miliardi? Il sindaco è pronta a ricevere i poteri straordinari dal Governo, certo, ma dove sarà la cabina di regia? La Provincia si è fatta avanti proponendo l'istituzione di un tavolo per l'arte in funzione dell'Expo 2015.

Ma a stretto giro di posta risponde il collega del Pirellone, Massimo Zanello: «Condividiamo la proposta dell'assessore Benelli, ma riteniamo che la Regione sia la sede più appropriata per questo tavolo, da cui coinvolgere tutto il territorio». Del resto tocca proprio alla Regione varare la legge speciale che dovrà consentire di aprire i cantieri e chiuderli in tempo per il 2015. Una soluzione che potrebbe accontentare tutti arriva dal capogruppo di Forza Italia in Provincia.

«Isituiamo una Commissione permanente rappresentativa dei Consigli di Comune, Provincia e Regione». Così Bruno Dapei scrive in una lettere ai tre presidenti delle assemblee elettive. Inanto, si organizza la parata lungo corso Buenos Aires per festeggiare l'assegnazione dell'Expo.

L'appuntamento è per domenica, alle 15, davanti ai bastioni di Porta Venezia. Alla Victory Parade, parteciperanno 200 espositori di prodotti alimentari, mille ospiti di diverse etnie, trenta consoli dei Paesi stranieri, 55 associazioni culturali, la fanfara dei carabinieri, la banda di Crescenzago, associazioni straniere in costumi tradizionali e le majorettes.

Al termine della sfilata, in piazza Argentina, il sindaco Moratti terrà un discorso.

8 milanesi su 10 sono entusiasti dell'Expo a Milano.

Written by Redazione on 13:34

Il desiderio dell'Expo è divenuto realtà, ed ha entusiasmato 8 milanesi su 10 con un consenso che è passato dal 75% nella fase subito successiva alla votazione alla Bie di Parigi per raggiungere l'85% monitorato ieri. Il sondaggio è stato realizzato dal Comitato Grazie Milano Expo 2015, lo stesso che domenica organizza in corso Buenos Aires una parata di ringraziamento e di celebrazione della vittoria alla quale parteciperà anche il sindaco, Letizia Moratti.
Più del 40 per cento dei cittadini del capoluogo lombardo attribuisce al sindaco e alla sua squadra il merito della vittoria nella competizione internazionale.
Secondo il sondaggio, realizzato dalla società Euromedia Research su un campione di mille intervistati in tutte le zone della città, i milanesi sono prima di tutto convinti (24,8 per cento) che aver conquistato l'Esposizione universale dopo oltre cento anni dall'ultimo Expo a Milano porterà immediatamente tanto prestigio internazionale alla città.
Il 19 per cento è convinto che l'Expo favorirà finalmente investimenti, soprattutto nel settore del trasporto pubblico e delle infrastrutture.
Per il 12 per cento farà fare uno scatto in avanti ad attività commerciali ed imprenditoriali. Emerge nel sondaggio la richiesta (44,4 per cento) dei cittadini di maggiore informazione e coinvolgimento nella marcia di avvicinamento e realizzazione dell'evento.
Il 18 per cento è già pronto a mobilitarsi personalmente per "diffondere lo spirito dell'Expo". Punti di informazione sullo spirito e gli obbiettivi dell'Esposizione universale saranno già presenti domenica in corso Buenos Aires dalle 10 alle 19, sempre domenica alle 14.30 vi sarà la La Victory Parade.

Una legge speciale per l'Expo.

Written by Redazione on 12:44

Presa di distanza dalle accuse di Berlusconi a Prodi. Superpoteri alla Moratti: tre mesi per far nascere la società che gestirà l'evento.

(Maurizio Giannattasio - Il Corriere della Sera) Pieni poteri a Letizia Moratti. Ieri, il Consiglio dei ministri ha istituito il Comitato di pianificazione dell'Expo nominando presidente il sindaco e confermando Paolo Glisenti come segretario. La Moratti avrà tre mesi di tempo per costituire la Società Expo, gettare le basi per la legge speciale per l'esposizione e preparare il budget del 2015. Dopo Parigi, subito Roma. I tre giorni di vacanza promessi da Gianmarco a sua moglie Letizia dovranno aspettare ancora. Ieri, è stata la giornata dei ringraziamenti. Quello più importante è per il presidente del Consiglio, Romano Prodi: «Nell'ultima giornata abbiamo fatto oltre 50 bilaterali, cui si sono aggiunte le telefonate di Prodi. Ci siamo sentiti sempre anche a notte fonda». Una chiara presa di distanza dalle parole pronunciate il giorno della vittoria da Silvio Berlusconi nei confronti del Professore. Fa lo stesso Roberto Formigoni: «Sarebbe impensabile vincere senza l'impegno del governo».

La Moratti va avanti. Ringrazia il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, «che ha messo a disposizione la rete diplomatica», e il ministro per le Politiche comunitarie e il commercio con l'estero, Emma Bonino, «che ha lavorato fin da subito, grazie alle sue relazioni solide, in aree delicate come quelle del Maghreb e del Golfo, che avrebbero potuto orientarsi verso la Turchia». Un ringraziamento particolare arriva anche dal cardinale Dionigi Tettamanzi: «Ringrazio il Signore e le persone che si sono impegnate a far sì che la nostra città possa avere un'occasione davvero straordinaria di sviluppo da ogni punto di vista, non solo edilizio ma anche morale e spirituale». Insomma, la vittoria di Milano «è un segnale della ripresa per il Paese», e non a caso il sindaco sottolinea come in Borsa il titolo della Fiera sia stato sospeso per eccesso di rialzo (+27%). «Da oggi comincia una fase di progetti. L'Expo vuole essere per tutti i Paesi, con l'obiettivo di rafforzare le relazioni economiche, scientifiche e culturali e aiutare i Paesi che ne hanno bisogno».

Nuova fase di progetti. E anche progetti da rivedere. Come la decisione di eliminare dal progetto la monumentale torre, alta oltre 200 metri, che sarebbe dovuta sorgere nei nuovi padiglioni dell'Expo. «Il simbolo di Milano 2015 non sarà la torre, ma un centro per lo sviluppo sostenibile in tutti i Paesi del mondo. La torre è un simbolo dei secoli passati». Al posto della torre la Moratti, come aveva spiegato dal palco del Centro congressi di Parigi, vuole creare una rete, di cui Milano rappresenta una maglia. Un network globale per aiutare i Paesi in via di sviluppo. Lo slogan: «Una casa, un ospedale, un'università per tutti». Non si capisce ancora che fine farà la torre. Se sarà ridimensionata o se sarà cancellata. Non verranno invece cancellati i progetti e gli investimenti per le infrastrutture.

La vittoria dell'Expo dà sicurezza anche a quei progetti ancora in ricerca di finanziamento. «Raddoppieremo le linee del metrò e le fermate— attacca l'assessore ai Trasporti, Edoardo Croci — metteremo in rete i metrò con il Passante. E ci trasformeremo sempre più in una città dalla mobilità sostenibile». C'è l'elenco e relativo cronoprogramma. La M5, tratta Garibaldi- Bignami, costo 561 milioni di euro, chiuderà i cantieri nel 2010. La M4, tratta San Cristoforo- Policlinico, costo 790 milioni, inizio cantiere 2008, fine lavori 2012. E via di seguito con i prolungamenti della M1, M2 e M3. Che sia veramente la volta buona?

Breve storia dell'Expo. La prima edizione a Londra nel 1851.

Written by Redazione on 12:00

(TGCom) L'Expo, o Esposizione mondiale, è il nome generico che indica diverse grandi esposizioni tenutesi fin dalla metà del XIX secolo. L'organismo internazionale che regola la frequenza, la qualità e lo svolgimento delle esposizioni è il Bureau International des Expositions (tipicamente abbreviato in Bie) nato da una convenzione internazionale siglata a Parigi nel 1928. Attualmente aderiscono al Bie 98 Stati.

Le esposizioni gestite dal Bie sono esposizioni internazionali di natura non commerciale con durata superiore alle tre settimane organizzate ufficialmente da una nazione e che prevedono la partecipazione delle altre nazioni invitate tramite canali diplomatici dalla nazione ospitante. La prima Esposizione Universale è generalmente considerata quella tenutasi a Londra nel 1851. Il successo di questo evento ha spinto altre nazioni ad organizzare iniziative similari, come l'Exposition Universelle di Parigi del 1889 ricordata per la creazione della Torre Eiffel. Fin dall'inizio il Bie ha identificato due differenti categorie di esposizioni: le esposizioni universali e le esposizioni specializzate.

Milano vince l'Expo 2015: ecco il progetto.

Written by Redazione on 08:05

L'Esposizione universale si svolge generalmente ogni 5 anni.
La prima si svolse a Londra nel 1851. Milano la ospitò nel 1906 e, come già saprete, tornerà ad ospitarla nel 2015.

Le ultime nella storia: Siviglia 1992, Hannover 2000, Aichi 2005.
La prossima: Shanghai 2010.
Tra un'Expo e l'altra si volge anche un'Expo tematica più piccola come quella di Genova del 1992. Le prossime: Saragoza 2008, Yeosu 2012

MILANO 2015

  • L'Expo milanese durerà dal 1° maggio al 31 ottobre
  • Sarà dedicata all'alimentazione. Il titolo scelto è Nutrire il pianeta, energia per la vita
  • 29 milioni di visitatori previsti
  • 120 Paesi espositori
  • 1,1 milioni di metri quadrati l'ampiezza dell'area fieristica a Rho-Pero destinata a ospitare l'evento
  • 8 padiglioni espositivi
  • 200 metri l'altezza della Expo Tower che sarà costruita nell'area espositiva
  • 4,1 miliardi di euro gli investimenti diretti previsti. Così ripartiti: 3,228 miliardi per le infrastrutture (1,253 miliardi per costruire l'area espositiva, 1,780 miliardi per migliorare trasporti e connessioni con l'area, 135 milioni per aumentare alberghi e ricettività, 60 milioni per impianti tecnologici), 892 milioni per organizzare e gestire l'evento
  • 1,486 miliardi di finanziamenti saranno garantiti dallo Stato, 851 milioni dagli enti locali, 891 milioni dal settore privato, 892 milioni da sponsor e biglietti
  • 3,7 miliardi di euro la produzione attivata per il sistema economico
  • 70mila i posti di lavoro creati in cinque anni
  • 36mila i volontari coinvolti per l'accoglienza.