In attesa dell'Expo di Milano 2015, l'esempio di Saragozza 2008.
Written by Redazione on 19:30(Nicole Cavazzuti - Affari italiani) Mentre Milano festeggia la fresca conquista dell'Expo 2015, Saragozza si prepara ad aprire i cancelli, fra poco più di un mese, dell'edizione 2008. Che ha letteralmente cambiato il volto del tranquillo capoluogo dell'Aragona (poco più di 667mila abitanti) e ha determinato la riqualificazione delle sponde del fiume Ebro.
E mentre nella metropoli lombarda si parla del rilancio della navigazione sui Navigli, c'è da augurarsi che i tecnici inviati da Letizia Moratti studino attentamente il "modello Saragozza" in vista dell'inizio dei lavori per l'Esposizione del 2015.
A proposito di acqua, si chiama Fluvi la mascotte ufficiale di Expo Zaragoza 2008. Il nome non inganna: si tratta di una goccia d’acqua, disegnata dal professor Sergi López, simbolo di trasparenza e di fluidità.
E non c’è da stupirsi: la manifestazione internazionale in programma dal 14 giugno al 14 settembre 2008 sarà tutta incentrata sull’acqua e sullo sviluppo sostenibile. Così come quella che ospiterà Milano nel 2015 sarà dedicata all'alimentazione.
Ma torniamo all'Expo spagnola, per la cui inaugurazione è ormai tutto pronto. Siamo nel meandro di Ranillas, nella parte occidentale della città a due chilometri e mezzo dal centro storico, una zona circondata dal fiume Ebro, a lungo abbandonata. È qui che dopo intensi lavori di bonifica è stato costruito il recinto dell’Esposizione, disposto su oltre 140 ettari di superficie e organizzato in tre aree.
Quella centrale (25 ettari), tra la Ronda del Rabal e il fiume Ebro, ospita il Palazzo dei Congressi, l’Acquario fluviale (permanente) e i vari padiglioni, tra cui quello destinato ai Paesi internazionali, diviso in otto macro aree. Per un viaggio sensoriale tra Isole e coste, Oasi, Ghiaccio e neve, Grandi fiumi e pianure fluviali, Boschi temperati, Selve tropicali, Montagne e altipiani, Praterie, steppe e savane.
Intorno all’area centrale c’è il Parco Metropolitano dell’Acqua (125 ettari), attrezzato con centro termale, campo da golf, spiaggia e canali per praticare canoa, rafting, torrentismo. Mentre a collegare simbolicamente il Parco al Recinto ci pensa la Torre dell’Acqua, ben 73 metri, tutta in vetro su una base a forma di goccia d’acqua, sede dell'esposizione centrale dell'Expo “Acqua per la vita”, realizzata per comprendere l'importanza dell'acqua e il suo rapporto con l'uomo. Imboccando il ponte-padiglione progettato da Zaha Hadid eccoti sulla sponda destra: di fronte a te c’è la Stazione Ferroviaria Intermodale Delicias.
Il conto alla rovescia sta per cominciare: saranno più di 3.400 le iniziative concentrate nei 93 giorni della manifestazione. E non ci saranno solo dibattiti e conferenze ma anche sfilate di carri, spettacoli di danza e di teatro, concerti di musica (il biglietto giornaliero costa 35 euro, ma ci sono i carnet per 3 giorni a 70 euro; www.expozaragoza2008.es).
E dopo l’Expo? Il recinto verrà trasformato in un parco culturale e scientifico dove convivranno le installazioni sportive dell’adiacente parco naturale e i padiglioni convertiti in uffici; mentre il Palazzo dei Congressi continuerà invece a essere usato come centro per convegni. Ma il progetto più ambizioso riguarda l’Ebro, che forse tornerà ad essere navigabile: “Nell’ambito degli obiettivi di promozione delle acque e dello sviluppo sostenibile è stato proposto di ripristinare la navigabilità del fiume Ebro”, ha promesso la parlamentare del PSE Inés Ayala Sender. E le premesse ci sono tutte.
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